Pillole di economia ambientale

PILLOLA N. 1 – ATMOSFERA TERRESTRE E CO2

L’atmosfera terrestre si compone per il 78 per cento di azoto, per il 21 per cento di ossigeno (87 + 21 fa 99) e, per la parte rimanente, l’anidride carbonica occupa circa lo 0,035 per cento.

Secondo le normative europee vigenti occorre impegnarsi per raggiungere zero emissioni di anidride carbonica per salvare il pianeta in cui viviamo.

Nel periodo pre industriale la CO2 nell’atmosfera era stimabile in 300 ppm (parti per milione, 300 parti su 1 milione di parti). Nel 1990 avevamo in atmosfera circa 350 parti per milione (ppm) di CO2. Ciò significa che, se l’atmosfera fosse divisibile in 1 milione di parti, 350 sarebbero state di CO2.

Nel 2021 la CO2 era pari a 420 ppm.

Si può sostenere che l’attività industriale ha provocato un aumento del 20 per cento della CO2 immessa nell’atmosfera: è la c.d. CAUSA ANTROPICA.

Ma è rilevante questo fatto? Supponiamo che il tinello di casa nostra sia un locale di 100 metri quadrati. 100 ppm corrispondono a 10 litri di CO2, che corrispondono a 5 grammi di carbonio.  5 grammi di carbonio corrispondono alla produzione di CO2 di una candela di torta di compleanno. Bruciando quella candela aumentiamo la concentrazione di CO2  della stessa quantità per cui è aumentata per tutte le attività umane nel mondo dall’era pre industriale a oggi. E’ preoccupante tutto ciò?

PILLOLA N. 2 – CO2 E MASCHERINA

La quantità di CO2 che si respira quando si indossa una mascherina chirurgica FFP2 oscilla tra 10.000 e 17.000 ppm, ben al di sopra di 5.000 ppm, soglia considerata limite accettabile per un luogo di lavoro al chiuso.

PILLOLA N. 3 – CO2 E LOCK DOWN

Durante il periodo dei lock down anti covid degli anni 2019 / 2020, l’attività economica mondiale è stata ridotta in modo significativo. Per chi si aspetta una corrispondente riduzione di CO2 si ha però un’amara sorpresa: la CO2 infatti è passata da 409 ppm a gennaio 2019 a 414 ppm a dicembre 2020.

PILLOLA N. 4 – CONSUMO DI TERRA E PRODUZIONE DI ENERGIA

Chi è più rispettoso dell’ambiente, una fonte energetica che utilizza una unità di terra per produrre una unità di elettricità o una fonte energetica che ne utilizza 100 per produrne sempre una? Una centrale nucleare richiede una unità di terra per una unità di energia elettrica prodotta. Una centrale alimentata a gas naturale richiede 0,8 unità di terra per produrre una unità di energia elettrica. Una centrale a carbone richiede 1,4 unità di terra per produrre una unità di energia elettrica. Per produrre la stessa energia un impianto solare impiega 100 unità di terra e un impianto eolico ne richiede 800. E’ così che in Scozia sono stati abbattuti 16 milioni di alberi per realizzare degli impianti eolici.

PILLOLA N. 5 – GRATIS NON ESISTE

Nessun investimento si ripaga da solo. Gli investimenti in eolico e fotovoltaico costano un sacco. Il GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) ha pagato nel 2021 quasi 14 miliardi di euro per sovvenzionare chi ha installato pannelli solari o impianti eolici in Italia. Gli impianti sono stati realizzati con attrezzature acquistate dai cinesi. L’energia elettrica non autoconsumata è stata venduta in rete facendo incassare al GSE quasi 3 miliardi di euro. La differenza tra quanto è stato speso (14 mld) e quanto è stato incassato (3 mld), cioè 11 mld. è stata pagata da ogni italiano nella bolletta elettrica sotto la voce “ONERI DI SISTEMA”.

PILLOLA N. 6 – CO2 E SOLE

Ridurre le emissioni di CO2 attraverso la chiusura e la deindustrializzazione non ha senso. La CO2 cresce ugualmente. Il famoso scienziato Antonino Zichichi sostiene che l’andamento del clima è legato all’attività del sole.

PILLOLA N. 7 – SOLE E CLIMA

Ci vorrebbero più di 100 pianeti grandi come la Terra per coprire il diametro del Sole.

Se il Sole fosse una palla vuota servirebbero da 1 a 1,4 milioni di pianeta Terra per riempirla.

Fatta 100 la massa del sistema solare, il Sole conta per il 99,9 per cento.

Il Sole non può non essere il principale responsabile della variazione delle temperature.

PILLOLA N. 8 – COMUNISMO DI DESTRA

La società in cui viviamo oggi si fonda su di un sistema economico definibile come comunismo di destra. L’intero sistema burocratico di emanazione europea è orientato a favorire le grandi imprese multinazionali e a sopprimere le piccole e medie imprese. Per poter rispettare tutte le leggi, norme, direttive, sussidi etc emanati occorre una grande organizzazione aziendale con tanti legali e consulenti professionali. La piccola impresa di fronte a tutto questo soccombe. La grande impresa riesce a sbarrare l’accesso a chi sta fuori (la piccola impresa). L’Europa è la più grande creatrice di burocrazia. Con l’utopia del mercato unico e della moneta unica si è cancellato il mercato vero. Non esiste più la sana competizione tra le imprese ma solo oligopoli dominati dalle multinazionali. E’ un comunismo di destra imposto dalle grandi imprese. Il comunismo dei ricchi a favore dei ricchi e il capitalismo dei poveri a dispetto dei più poveri.

PILLOLA N. 8 – SERVE IL NUCLEARE

La Francia ha costruito i suoi 56 reattori nucleari in 20 anni, dal 1972 al 1991. Con lo sviluppo della tecnologia sarà possibile la realizzazione di un parco di centrali nucleari moderne in tempi molto più ristretti.

I comuni che ospiteranno una centrale nucleare dovranno essere premiati con la previsione di energia elettrica fornita gratuitamente.

PILLOLA N. 9 – LE SCORIE NUCLEARI NON FANNO PAURA

Il dipartimento del nucleare americano insegna che le c.d. scorie nucleari sono in realtà carburante utilizzato dalle centrali che viene reso solido e unito con la ceramica.

Vengono create delle sfere che vengono poi unite a cilindri metallici sottili. Il risultato è un parallelepipedo facilmente stoccabile e impilabile. Gli Stati Uniti sono il paese con il numero maggiore di centrali nucleari nel mondo  (ne hanno 93).

Nella loro storia hanno prodotto 83.000 tonnellate di scorie nucleari che sono conservate in 76 siti sparsi in 34 stati. Se queste scorie fossero stipate tutte assieme potrebbero riempire un magazzino grande quanto un campo da football americano (110 metri di lunghezza, 50 metri di larghezza e 9 metri di altezza). Il materiale contento nelle scorie è al 90 per cento riciclabile.

PILLOLA N. 10 – L’ITALIA E IL NUCLEARE

L’Italia ha rifiutato il nucleare con 2 referendum ma lo ha sempre utilizzato.

L’Italia ha da sempre acquistato l’energia nucleare dalla Francia (3 centrali francesi su 56 lavorano per l’Italia). Ogni anno paghiamo circa 15 miliardi alla Francia per il suo nucleare.

PILLOLA N. 11 – IL NUCLEARE E’ ECOLOGICO

Il nuovo impianto nucleare realizzato dalla Corea del Sud produce ogni anno, da solo, l’equivalente del 14 per cento del consumo anno italiano di energia. Se avessimo 8 impianti nucleari di questo tipo saremmo autonomi dal punto di vista energetico (oggi, invece, l’Italia è il principale importatore netto di energia dall’estero).

L’impianto nucleare moderno occupa circa 2 km quadrati. Per avere la stessa energia bisognerebbe installare pannelli fotovoltaici su 842 km quadrati di terra.

PILLOLA N. 12 – AUTO ELETTRICA E CENTRALE NUCLEARE A DOMICILIO

L’ assurdità della transizione 100 per cento all’auto elettrica può essere spiegata con il seguente ragionamento. Oggi, un’auto alimentata diesel ha un’autonomia di 1.000 km. Un’auto elettrica necessita della ricarica dopo 200 km. Servono almeno 30 minuti per ricaricare all’80 per cento la batteria. In un mondo di sole auto elettriche serviranno molte più stazioni di ricarica rispetto agli attuali distributori di benzina. Tutte queste stazioni di ricarica avranno bisogno di potenza installata. Si stima che ogni 80 km bisogna disporre di almeno 1.000 mega watt di potenza elettrica. E’ l’equivalente di una centrale nucleare di medie dimensioni.

PILLOLA N. 13 – L’AUTO ELETTRICA NON E’ ECOLOGICA

Per realizzare la batteria di un’auto elettrica occorrono dai 10 ai 15 kg di litio. Una batteria oggi pesa circa 500 kg. Per ricavare il litio necessario occorre scavare dalle 37 alle 63 tonnellate di rocce. E questo solo per una batteria da 50 kwh.

Ma per raffinare la roccia scavata occorre poi consumare acqua e gasolio per movimentare i mezzi necessari (i caterpillar non si muovono con i pannelli fotovoltaici).

Secondo uno studio svedese una batteria Tesla, prima di lasciare lo stabilimento dove è stata prodotta ha già emesso nell’atmosfera 17,5 tonnellate di CO2, l’equivalente di 8 anni di emissione di un’auto circolante a benzina/diesel.

PILLOLA N. 14 – IL FOTOVOLTAICO E LA CINA

L’elemento fondamentale per produrre un pannello fotovoltaico è il polisilicio cristallino.

L’80 per cento della fornitura di polisilicio cristallino è cinese che ha il 97 per cento della produzione mondiale, oltre ad avere l’85 per cento della produzione delle celle solari. Quello che non produce la Cina lo producono l’India o i paesi ad essa confinanti. Lo stesso dicasi per le pale eoliche.

PILLOLA N. 15 – NIENTE E’ GRATIS

E’ vero che vento e sole non comportano il pagamento di fatture per il loro utilizzo diretto, tuttavia questa energia non è gratis e l’impatto ambientale per il suo utilizzo non è nullo.

Innanzi tutto creare un parco fotovoltaico o eolico comporta l’utilizzo di suolo, sacrificato all’agricoltura o all’allevamento. Ciò spiega perché bisogna smettere di mangiare carne e passare a mangiare insetti.

Poi occorre considerare che un impianto fotovoltaico ha una speranza di vita di circa 25 anni. Quando dovrà essere sostituito con quale energia verrà prodotto il sostituto?

Una pala eolica pesa 500 tonnellate ed è composta da acciaio e cemento. Nulla, oggi, è meno riciclabile con le tecnologie attuali. Rimarrà lì per 500 anni. I nostri antenati ci hanno lasciato la Cappella Sistina. Noi lasceremo in eredità queste moderne statue per il dio ecologia.

PILLOLA N. 16 – BATTERIA PER AUTO ELETTRICA E SCHIAVISMO

Per produrre una batteria elettrica servono dai 10 ai 15 kg. di litio, quasi 30 kg. di cobalto, più di 40 kg. di rame, quasi 60 kg. di nichel, 90 kg. di grafite. Poi occorre aggiungere 225 kg. di acciaio. In tutto 500 kg, più o meno. Chi estrae tutta questa roba? Il cobalto proviene prevalentemente dal Congo ed il 30 per cento delle estrazioni avvengono con minatori che lavorano in condizioni disumane, bambini inclusi. Uomini, donne e bambini lavorano 12 ore al giorno, sottoterra, con salari da fame, senza ventilazione e respirando gas nocivi.  E’ giusto tollerare questo sacrificio umano?

PILLOLA N. 17 – CO2 E BILL GATES

Ogni europeo immette in atmosfera ogni anno circa 6,23 milioni di tonnellate di CO2. La stessa quantità di CO2 viene immessa in atmosfera da Bill Gates in un’ora e 18 minuti di volo del suo aereo personale quando si reca a Davos per parlare di riduzione di CO2  nel mondo.

PILLOLA N. 18 – 27 MILIONI DI ALLOGGI E 6 CENTRALI A CARBONE

La direttiva europea approvata dal parlamento europeo ma non ancora operativa perché non ancora approvata dal Consiglio e dalla Commissione europea prevede che entro il 2030 tutti gli edifici debbano essere almeno in classe E. Per l’Italia ciò significherebbe che ci sarebbero circa 10 milioni di abitazioni da ristrutturare per un totale di 27 milioni di alloggi. Chiaramente non è fattibile e lo dice anche l’ANCE – l’associazione dei costruttori – secondo cui se nel periodo 2017 – 2019 si sono ristrutturati circa 2.900 edifici all’anno, per ristrutturarne 27 milioni occorrerebbero 3.800 anni…

In ogni caso, la spesa necessaria per questi interventi è stimabile in 1.400 miliardi di euro (1 anno di PIL). Così facendo ridurremmo del 40 per cento il consumo energetico degli edifici. Il tutto corrisponderebbe alle emissione di 6 centrali a carbone in Cina.

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